L’invasione russa dell’Ucraina, in gravissima violazione del diritto internazionale, riporta la guerra nel cuore dell’Europa, provocando un terremoto le cui conseguenze umane, diplomatiche, economiche, culturali possono essere di incalcolabile portata. Dopo i sanguinosi conflitti nella ex Jugoslavia speravamo di non rivedere mai più in Europa questi tragici scenari di guerra. E nemmeno nel resto del modo. Anche noi del Centro Culturale della Svizzera Italiana ci sentiamo fortemente toccati da questi eventi e abbiamo deciso di aprire una rubrica in cui proponiamo contributi che ci aiutino a capire le ragioni, le implicazioni, la posta in gioco di questo drammatico momento della storia europea, che va molto oltre i confini dell’Europa. In questo modo vogliamo partecipare alla mobilitazione delle coscienze che la grave situazione richiede. Nutriamo la speranza, nello spirito indicato autorevolmente da Papa Francesco ed espresso da tutti coloro che amano la pace nella giustizia, che si arrivi al più presto ad un accordo di pace, che, tenendo conto anche delle preoccupazioni della Russia, garantisca la piena sovranità ed integrità territoriale dell’Ucraina e ponga fine alle sofferenze delle popolazioni colpite dalla guerra.
Appello AVAID
Cari amici di AVAID,
Il network AVSI, cui AVAID appartiene, si è attivato per i soccorsi alle popolazioni in fuga dalla guerra in Ucraina: in Polonia AVSI Polska e in Romania Asociația FDP-Protagonisti in educatie, si stanno organizzando per l’accoglienza e la prima emergenza di chi cerca riparo.
Siamo pronti a sostenere l’organizzazione ucraina Emmaus e la Casa Volante, che in Ticino ha tanti amici, nella ricerca di un porto sicuro per le persone vulnerabili che ospita.
Oppure con donazioni on line qui.