«Qui entra l’uomo. Il delitto resta fuori» è il titolo dell’evento proposto dal Centro Culturale della Svizzera Italiana, che comprenderà la mostra allestita negli spazi dell’Ex Macello di via Cassarate, dal 20 febbraio al 4 marzo, e una tavola rotonda sul tema. La mostra viene portata in Ticino con lo scopo di far conoscere l’innovativa esperienza realizzata in Brasile dall’Associazione per la protezione e l’assistenza ai condannati (APAC) e per offrire un contributo ad un dibattito sullo scopo della pena carceraria e la sua esecuzione, che anche da noi sta suscitando un crescente interesse. «Il detenuto deve essere trattato in maniera umana» – sostiene Mario Ottoboni, avvocato di San Paolo e fondatore di APAC, «per questo ho sviluppato un metodo secondo il quale i detenuti devono lavorare, studiare, formarsi per una professione, sono loro stessi i responsabili della sicurezza e si occupano di piantare ciò che poi mangeranno (…). Il nostro grado di recupero dei detenuti è di quasi il 92%”. Alla serata inaugurale venerdi’ 23 febbraio, ore 18.00, nell’Aula Magna dell’USI, dialogheranno con gli ospiti brasiliani, Stefano Laffranchini, direttore delle strutture carcerarie cantonali e Maurizio Albisetti, presidente dell’Ufficio dei giudici dei provvedimenti coercitivi. In apertura di serata interverrà l’On. Norman Gobbi.
Sarà possibile prenotare visite guidate (079 239 03 69) e saranno comunque sempre presenti delle guide negli orari di apertura (da lunedi’ a venerdi’ 12.00-14.00/17.00-19.00 sabato e domenica 10.00-12.00/14.00-17.00).