Educare alla libertà il tema dell’incontro che ha concluso il ciclo di appuntamenti dal Meeting di Rimini 2021 promosso dal Centro Culturale della Svizzera italiana in collaborazione con il Longlake Festival di Lugano.
Il Meeting di Rimini quest’anno ha potuto svolgersi in presenza con qualche restrizione imposta dalle misure di protezione contro la pandemia. Il titolo “Il coraggio di dire “io” – tratto da un’espressione del filosofo Sören Kierkegaard – ha inteso sottolineare l’urgenza di riscoprire la profondità dell’io, le sue esigenze costitutive, la sua libertà e responsabilità nelle sfide del presente, accentuate anche dalla crisi della pandemia. Un “io” non solitario ma che per natura cresce e diventa se stesso in un “noi”.
Forte dell’esperienza dello scorso anno il Meeting di Rimini ha voluto sottolineare la sua vocazione internazionale valorizzando i collegamenti a distanza come il nostro di Lugano.
Dal 20 al 25 agosto abbiamo proposto nove incontri e due mostre scelti dall’ampio programma del Meeting e organizzato un incontro di testimonianze di protagonisti di tre realtà locali che operano nell’ambito dell’aiuto allo sviluppo, del sostegno ai bisognosi, dell’informazione.
Incontri, mostre e testimonianze hanno documentato la fecondità di esperienze nate dall’iniziativa di persone che mettono in gioco la propria libertà e responsabilità, si incontrano e costruiscono assieme. Quest’anno abbiamo potuto offrire anche tre momenti conviviali “Happy Hour” nello spazio all’aperto dell’Oratorio di Lugano.
Lo svolgersi del Meeting a Lugano è stato segnato dal dolore per la prematura scomparsa del sindaco Marco Borradori. Attento alla nostra iniziativa, sarebbe dovuto essere presente, portando il suo saluto, all’incontro “Mediterraneo, frontiera di pace”, che prevedeva l’intervento dei sindaci di Beirut, Tunisi e Firenze. Per onorarne la memoria e ringraziare per la nostra iniziativa culturale, è intervenuto il municipale di Lugano Roberto Badaracco, Capo Dicastero Cultura Sport ed Eventi. Il suo saluto ci ha offerto una commossa e toccante rievocazione della figura e personalità di Marco Borradori . “Marco– così in un passo del suo discorso – un uomo di grandi valori, generoso, con un alto senso delle istituzioni; ha dedicato la sua vita agli altri, promuovendo sempre il dialogo e il confronto. Ci ricordava che senza il sogno di un mondo più giusto, non possiamo vivere pienamente perché perdiamo la spinta creativa che guida le nostre azioni.” [Il testo del discorso è riportato nel sito del Centro Culturale della Svizzera Italiana: www.centroculturale.org].
L’evento del Meeting a Lugano ha potuto essere realizzato grazie all’ospitalità generosa e attenta del Longlake Festival, che in questi anni ha segnato in modo così significativo l’estate luganese con il suo ventaglio di iniziative culturali e ricreative capaci di raggiungere un pubblico che va ben oltre i confini locali.
Per questo motivo il nostro particolare grazie va al Longlake Festival, a Claudio Chiapparino, direttore della Divisione Eventi e Congressi della Città di Lugano, al direttore del Palacongressi Sacha von Büren e i suoi collaboratori che ci hanno assistito con grande premura, alla Città di Lugano e al suo Municipio, a Roberto Badaracco, che ci ha onorati della sua presenza.
Un ringraziamento di cuore va all’Oratorio di Lugano e al suo responsabile don Emanuele Di Marco per l’ospitalità che ci ha offerto.
Un grande grazie ai numerosi volontari che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento: dall’informazione, alla gestione degli incontri, all’organizzazione di Happy Hour. Il loro generoso impegno mostra quanto può fare una compagnia di persone mosse da un ideale.